Tutte le volte in cui una persona è costretta a subire l’azione di altri contro la propria volontà è vittima di violenza.
La violenza può essere fisica, verbale, psicologica, sessuale, assistita, economica.
Il carnefice può essere un uomo o una donna. Parimenti, uomo o donna possono essere la vittima.
Si parla molto di violenza sulle donne. Ed è giusto che se ne continui a parlare perché è un male che va combattuto e sconfitto.
Tuttavia, sarebbe sbagliato ignorare la violenza sugli uomini che, pur subendo, solo eccezionalmente denunciano.
Eppure le storie di uomini vittime di violenza esistono.
Il caso trattato e di cui qui vi raccontiamo la storia è quello di un operaio che sporge querela nei confronti di moltissimi colleghi che, per circa 20 anni, ovvero per tutto il periodo del rapporto di lavoro, hanno sempre tenuto nei suoi confronti comportamenti denigratori, vessatori ed offensivi, motivati dalla sua omosessualità.
Tra i diversi abusi patiti, il lavoratore denuncia violenze di carattere sessuale, consistenti in palpeggiamenti, ma non solo. In un’occasione un collega arrivava addirittura ad abbassargli i pantaloni simulando un coito piazzandosi alle spalle della vittima.
Come si accennava, non si è trattato di casi isolati, ma di casi ripetuti nel corso di una ventina d’anni.
Le reiterate condotte persecutorie e vessatorie hanno determinato il quasi totale isolamento sul posto di lavoro dell’operaio provocandogli, altresì, un generale stato depressivo e perdurante ansia che lo hanno portato anche a diversi tentativi di suicidio.
Uomini che fanno violenza su un uomo.
Non solo.
A seguito delle indagini svolte, la Procura chiede l’archiviazione del caso perché: “le condotte tenute sono inquadrabili nelle normali dinamiche di un rapporto di colleganza”!
Il Giudice delle Indagini preliminari condivide la motivazione della Procura e dispone pertanto l’archiviazione del caso.
Donne che fanno violenza su un uomo.
Sì, perchè il Pubblico Ministero ed il Giudice delle Indagini Preliminari sono donne.
Chissà come avrebbero “giudicato” il caso di una donna palpeggiata e denudata da un uomo? Forse, allo stesso modo. Forse perché, non è una questione di genere, ma solo di mentalità.
Che triste storia piena di amarezza, quanta violenza quotidiana, quanta attesa di giustizia tradita dai giudici ignoranti e superficiali, una ignoranza inaspettata da onorate donne di legge, aggiunge che il soggetto di cui si parla è stato anche licenziato per discriminazione omofobica ed è stata riconosciuta una invalidità permanente
È che tante volte ci si sente impotenti…anche se riteniamo che non bisogna mai smettere di sognare di vincere le ingiustizie!