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Mentre si leggono notizie sullo stanziamento di 70.000 forze dell’ordine nel periodo tra #Natale e #Capodanno per controllare che le persone non si spostino illecitamente, i giuristi osservano come il #Dpcm del 3 dicembre 2020 introduce ulteriori limitazioni temporali e spaziali alla nostra #libertà di circolazione, senza peraltro prevedere #sanzioni per coloro che violano i divieti di circolazione.

Si potrebbe immaginare l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dai decreti legge precedenti, con una #multa quindi che va dai 400 ai 1.000 euro, ma secondo l’interpretazione offerta da Il Sole 24 Ore non potrà essere così perché le “norme non sono congruenti tra loro”.

Le “vecchie” sanzioni amministrative non possono essere applicate alle nuove restrizioni, perché introdotte con una diversa finalità. Dal momento che il divieto di spostamento tra Regioni verrà esteso su tutto il territorio, anche per chi si trova nell’area gialla, non sussiste più – infatti – il richiamo ai principi di adeguatezza e proporzionalità.

Un vuoto normativo, una grave svista tecnica, che offre sul piatto d’argento un valido #motivo al quale appellarsi in caso di #ricorso contro una sanzione comminata per una violazione delle norme che limitano gli spostamenti sotto Natale.

Se non vuole rischiare il fallimento dell’ultimo DPCM, meglio che il Governo corra immediatamente ai ripari!

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