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Mentre molti di noi sono al mare a godersi le vacanze, il fisco, senza concedersi un attimo di tregua, prepara una stretta sui controlli fiscali.

Il governo ha infatti intensificato i controlli nel settore dell’e-commerce, con l’obiettivo di stanare l’evasione fiscale proprio dove è più difficile da individuare. Nel mirino dell’Agenzia delle Entrate ci sono gli utenti di piattaforme come Amazon, eBay, Etsy e Vinted, i cui venditori potrebbero presto trovarsi a dover affrontare spiacevoli conseguenze legali.

Non sono solo i grandi commercianti a rischio: anche i privati che vendono occasionalmente su queste piattaforme, magari per liberarsi di oggetti usati, potrebbero essere costretti a inviare i propri dati all’Agenzia delle Entrate e a registrarsi con una partita IVA. La nuova normativa prevede che, in presenza di determinate condizioni—come il superamento di una certa soglia di guadagno—anche chi vende beni usati rischia di trovarsi davanti a obblighi fiscali stringenti e, in caso di inadempienza, a sanzioni non trascurabili.

In questo periodo estivo, mentre si pensa alle ferie, il fisco non va in vacanza e la sua presenza si fa sempre più capillare. Nessun venditore è al sicuro dalle sanzioni, indipendentemente dal volume di affari o dall’intenzione delle vendite effettuate.

È quindi cruciale che chiunque operi su queste piattaforme prenda coscienza dei rischi, si informi adeguatamente e, se necessario, regolarizzi la propria posizione per evitare di tornare dalle vacanze “in costume” e ritrovarsi a settembre “in mutande”, metaforicamente parlando.

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