Eccoci giunti alla fine del 2019.
Stanno per iniziare gli anni ’20 del nuovo millennio e siamo tutti impazienti di poter festeggiare l’arrivo del 2020.
Per tradizione, i botti di capodanno hanno sempre segnato il passaggio dal vecchio al nuovo anno.
Questa tradizione è oggi messa profondamente in discussione. Sempre più Comuni, in Italia, emettono ordinanze che vietano l’esplosione dei fuochi d’artificio.
Negli anni, anziché portare gioia e felicità, i botti hanno portato anche feriti gravi e morti. Non solo, è aumentata la sensibilità nei confronti degli animali da compagnia, anch’essi vittime dei forti rumori provocati dalle esplosioni, tanto da farli quasi impazzire e scappare.
Al di là delle ordinanze comunali o delle prassi che si sono formate, cosa dice la legge?
Il Codice penale è chiaro. Recita l’art 703 c.p. sulle accensioni ed esplosioni pericolose, che: “Chiunque, senza la licenza dell’autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco [c.p. 704] (2), accende fuochi d’artificio, o lancia razzi, o innalza aerostati con fiamme, o, in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a euro 103.Se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese”
Come regolarsi, quindi?
Dopo esservi informati sulle prescrizioni impartite dal vostro Comune, usate buon senso e prudenza.
Felice Anno Nuovo a tutti!