La condotta di Salvini che, di fronte alle telecamere, citofona ad un minorenne per chiedergli se era uno spacciatore ci lascia perplessi, per tante ragioni.
Ci chiediamo, quindi: è legittimo questo comportamento?
Assolutamente no. Con una sola azione, il “Capitano” ha violato diverse norme di legge di natura penale.
Diffamazione, molestie, calunnia e violazione della riservatezza sono alcuni dei reati che vengono subito alla mente di un giurista.
Tuttavia, la questione è più grave di quello che appare perché la violazione investe i più elementari principi di civiltà civile, sacrificati in nome della propaganda elettorale in corso.
A questo punto, ci domandiamo: chi voterebbe mai una persona che domani si potrebbe presentare sotto casa sua per accusarlo, platealmente di chissà quale reato, senza possibilità di replica?
Perché la tutela della legalità deve necessariamente passare attraverso il rispetto delle regole.
Non esistono scorciatoie.