Quante volte ci siamo trovati a spiegare che, in caso di inadempimento, il cliente insoddisfatto può pretendere l’esatto adempimento oppure uno sconto sul prezzo…
Ma è sempre così?
Più o meno.
Perché non ci stancheremo mai di precisare come non tutti i casi sono uguali!
Non sempre il cliente ha diritto di pretendere la prestazione concordata, né può essere obbligato a pagare per la prestazione ricevuta.
In diritto esistono infatti le c.d. obbligazioni “naturali”, ovvero quelle prestazioni che non sono dovute per legge ma effettuate spontaneamente, in esecuzione di doveri morali o sociali.
Ebbene, queste prestazioni non sono ripetibili da parte di chi le ha effettuate.
Allo stesso modo, la parte creditrice non potrà mai rivolgersi ad un Giudice per ottenere ciò che moralmente o socialmente sarebbe dovuto, ma che la legge non prescrive.s
Esempi di obbligazioni naturali?
Un primo esempio che possiamo riportare è il debito di gioco (laddove non vietato). Così, se scommetto in una bisca clandestina e vinco, non avrò alcun diritto di pretendere legalmente il pagamento della posta in gioco. Tuttavia, se il debitore paga comunque, credendo di adempiere ad obbligo giuridico, non potrà più chiedere in restituzione la somma versata.
Altro esempio riguarda la prostituzione. Di tanto in tanto si leggono sui quotidiani notizie di clienti insoddisfatti che lamentano una prestazione non completa e invocano uno sconto sul prezzo. In questo caso, se il cliente ha pagato anticipatamente, male per lui, perché la prostituta non è tenuta né all’esatta prestazione (sarebbe violenza sessuale), né a restituire alcun chè. Se invece il cliente non ha ancora pagato, sarà la prostituta ad avere la peggio, perché non potrà ottenere alcun pagamento.
In situazioni simili, che ciascuno si sappia quindi regolare …