Accogliamo con favore e condividiamo i princìpi espressi dalla recente sentenza emessa da un giudice pavese in merito al caso della madre di 75 anni e i suoi due figli adulti, il primo di 42 anni e il secondo di 40. Questa decisione giudiziaria riflette un importante principio legale che riconosce l’obbligo di mantenimento dei figli, ma anche la sua limitazione nel tempo.
La madre aveva ripetutamente cercato di persuadere i suoi figli ad avviare una vita indipendente, considerando che entrambi avevano un lavoro e potevano contribuire alle spese familiari. Tuttavia, i figli avevano continuato a vivere con lei, senza nemmeno partecipare agli oneri domestici.
La sentenza del giudice che richiede ai due figli di lasciare la residenza materna entro il 18 dicembre 2023 è un importante riconoscimento del fatto che l’obbligo di mantenimento non è indefinito. Tale obbligo, infatti, cessa quando la prole raggiunge l’indipendenza economica o quando, per età, dovrebbe essere in grado di essere autonoma anche dal punto di vista finanziario.
La madre, che aveva affrontato la situazione con pazienza e comprensione, si è vista finalmente riconosciuto il suo diritto di vivere una vita autonoma e di non dover più sostenere i suoi figli adulti. Questa sentenza rappresenta un importante precedente legale che conferma l’importanza di bilanciare l’obbligo di mantenimento con la necessità di indipendenza economica dei figli adulti.