Facebook Ireland è stata condannata al risarcimento del danno per aver cancellato senza motivo il profilo personale e le due pagine ad esso collegate di un professionista.
Per quanto riguarda la quantificazione del risarcimento del danno, invece, il Tribunale di Bologna ha utilizzato come parametri il “tempo di vita” del profilo (in questo caso, più di dieci anni) ed il numero di contatti.
Per quel che attiene invece il tipo di responsabilità, è stata accertata la responsabilità contrattuale che ha determinato un danno esistenziale da lesione di ambito relazionale del titolare del profilo cancellato indebitamente.
Per il Tribunale di Bologna, quindi, la sfera di vita virtuale di un individuo è, oggi, una estrinsecazione importante della vita sociale della persona e la lesione di questa sfera cagiona un danno qualificato come esistenziale.
Lo spazio virtuale in cui si costruiscono relazioni e si “vive” quotidianamente, quindi, gode di tutele di natura civile sotto il profilo contrattuale con il social network.
Con questa ulteriore sentenza, possiamo quindi incominciare ad affermare che si sta delineando un orientamento giurisprudenziale tutelante per l’utente social che può, quindi, incominciare a pretendere maggior considerazione anche rispetto al colosso Facebook, non più ritenuto inattaccabile.