Panico sì, panico no, sta di fatto che se esiste un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, bisogna rispettarlo.
Se non si rispetta, prendendo l’iniziativa di sfuggire alla quarantena imposta per limitare la diffusione del coronavirus, si commette reato.
La violazione rientra infatti nella fattispecie dell’articolo 650 del codice penale che, se il fatto non costituisce un più grave reato, punisce il reo con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro.
Discorso diverso per i cittadini dei comuni dell’area del contagio che sono stati invitati a restare a causa a scopo precauzionale. Per loro non c’è un obbligo e quindi nemmeno il rischio di violare l’ordinanza.