Si sa: quando si è innamorati si pensa che basti l’amore per tutto, che non serva altro per stare bene insieme. Ogni giorno ci si sceglie liberamente, proprio perché c’è l’amore. Perché sposarsi? Parlare di soldi? Giammai, è un tabù!
E invece bisogna pensare al proprio futuro e a quello del proprio compagno o della propria compagna anche in termini economici.
Succede infatti che si conviva per tantissimi anni, si hanno dei figli, si invecchia insieme, si costruisce una carriera, una casa e poi, all’improvviso, uno dei due muore. Cosa succede dal punto di vista successorio?
Se non si è pensato per tempo a questa tragica evenienza, non succederà assolutamente nulla perché i conviventi non hanno alcun diritto successorio!
Il convivente, infatti, non potrà mai vantare alcun diritto sui beni caduti in successione, che invece si devolveranno a favore dei parenti del defunto sino al sesto grado.
Come porre rimedio?
Esistono sostanzialmente due possibilità.
La prima è stipulare un contratto di convivenza che contenga delle clausole che riguardano le regole patrimoniali di entrambi in caso di decesso.
La seconda possibilità è la redazione di un testamento attraverso il quale il convivente potrà attribuire diritti successori al proprio partner.
Attenzione, però, perché quanto stabilito dal testamento non può intaccare il limite della quota di legittima spettante agli eredi.
Per redigere un testamento olografo non è necessario andare da un notaio o da un avvocato, ma se hai dei dubbi puoi sempre rivolgerti al tuo legale di fiducia per chiedere un parere.