È dell’ANSA la notizia di diverse condanne emesse dal Tribunale di Cagliari e dalla Corte di Appello di Sassari contro le finanziarie che gestiscono prestiti personali con la cosiddetta “cessione del quinto”, applicando commissioni giudicate ingiustificate e illecite.
Secondo i giudici i contratti della “cessione del quinto” con cui queste società accordavano finanziamenti anche fino a 30 mila euro a chi portava a garanzia uno stipendio o una pensione, venivano caricati con commissioni e voci di spesa illecite all’origine e del tutto ingiustificate. A far salire fino al 12% la voce Taeg erano generiche spese di istruttoria riportate anche 3 o 4 volte nella stessa pratica, rischio di ritardo dei pagamenti, e altri costi ritenuti immotivati. Costi che alla fine arrivavano a toccare anche 11mila euro, a fronte di un prestito tra i 20mila e i 30 mila euro e che ora dovranno essere restituitiai lavoratori e ai pensionati.