In virtù della riforma penale contenuta nel de-
creto legislativo 150/2022 – entrata in
vigore il 30 dicembre, che aumenta l’alveo dei
reati procedibili a querela di parte,
anziché d’ufficio, avvisiamo tutte le vittime, ovvero
le persone offese di un reato già d’ufficio, che hanno il diritto di presentare querela, se hanno interesse che lo Stato persegua penalmente l’autore del reato e che venga condannato.
Per evitare che le misure cautelari eventualmente applicarmte al reato perdano di efficacia, la querela deve essere presentata entro e non oltre il 19 gennaio 2023.
Con il nuovo regime di procedibilità a querela di parte, si tenta infatti di ridurre i carichi giudiziari lasciando che sia la vittima a decidere se lo Stato debba per-
seguire, o meno, l’autore del reato.
Tra le nuove fattispecie procedibili a querela vi sono delitti contro il patrimonio e la persona che si verificano
con frequenza: furto, truffa, frode informatica, appropriazione indebita, lesioni personali fino a 40 giorni di prognosi, lesioni stradali colpose gra-
vi e gravissime causate da una violazione generica del Codice della strada, danneggiamento, turbativa violenta
del possesso di cose mobili, minaccia, violenza privata, violazione di domicilio, molestia e disturbo alle persone.
La caratteristica di tutti questi reati è che la condotta del loro autore colpisce beni giuridici privati.
La procedibilità d’ufficio rimane invece quando la vittima è incapace, per età o infermità, oppure se la condotta incriminata lede anche beni dello Stato, come nel caso di furto commesso in uffici pubblici, oppure su cose destinate al pubblico servizio.
Particolare attenzione dovranno, quindi, fare le persone offese che non hanno l’assistenza di alcun legale perché il reato potrebbe estinguersi senza dare alla vittima la possibilità di manifestare la sua volontà punitiva, anche quando non sia stata risarcita.
In caso di dubbi o di perplessità, il consiglio è sempre quello di chiedere un parere al vostro legale di fiducia.