In questa estate assolata e forse un po’ annoiata ci intrattengono le storie di corna di due personaggi in vista della Torino bene, ovvero di Massimo Segre, commercialista, finanziere e banchiere vicino a Carlo De Benedetti e di Cristina Seymandi, già collaboratrice dell’ex sindaca Appendino passata poi con Paolo Damilano, candidato sindaco di centrodestra.
Stavano insieme dal 2020 e avevano deciso di sposarsi in autunno, organizzando una festa di fidanzamento con un mega ricevimento in una delle più prestigiose ville sulle colline di Torino, davanti a 150 invitati.
Ma le cose non sono andate come da programma perché Cristina si è sentita dare dell’infedele di fronte ad amici e parenti dal fidanzato che ha rivelato a tutti una lista di presunti amanti.
Sembra uno scherzo di cattivo gusto, ma non lo è.
Lui rinfaccia tradimenti e bugie: l’imprenditore facoltoso, l’avvocato e aggiunge: «Non pensiate mi faccia piacere fare la figura del cornuto, davanti a tutti voi. Cristina è talmente in gamba a raccontare le sue verità, che non potevo lasciare solo a lei la narrazione del motivo per cui, io, stasera termino la mia convivenza». Tiene a precisare, però, che potranno ancora lavorare insieme. Se ne parlerà al ritorno di un viaggio che avrebbero dovuto fare insieme. «Puoi farlo con il tuo avvocato», suggerisce l’uomo.
Le luci si spengono. Si chiude il sipario e parte la polemica, alimentata da un video che appositamente è stato girato per essere pubblicato sui social che, come da copione, diventa virale.
Il mondo dunque si divide tra chi si scaglia a favore di Lui e chi a favore di Lei.
Ma, in tutto questo, la Legge cosa prevede?
In verità, il caso è molto semplice e le prove sono evidenti: il fatto costituisce diffamazione aggravata dal mezzo della stampa ai danni della donna.
Perché, se tradire non è reato, essendo una condotta penalmente lecita, vendicarsi del tradimento rivelandolo a terze persone è invece un fatto gravissimo punito con la reclusione.
Ciò che viene lesa è infatti la reputazione del diffamato e poco importa se i tradimenti siano veri, presunti o falsi perché il reato sussiste comunque.
Per contro, nella fattispecie, si potrebbe tranquillamente sostenere come la presenza della parte offesa, come peraltro altri “piccoli ” dettagli apparentemente irrilevanti, possano far venire meno il fatto di reato, giacché tutto è discutibile.
Comunque sia, è stato un fatto talmente sensazionale che non si può non pensare male dei protagonisti di questa storia. Tutti a pensare che sia una storia di amore e di corna. E se, invece, fosse solo marketing? D’altra parte è lo stesso protagonista a suggerirci l’ipotesi quando lascia aperta la possibilità di continuare a lavorare con Cristina, nonostante i tradimenti…
P.s. Il presente articolo non è un parere sulla fattispecie trattata non avendo conoscenza diretta e approfondita del caso trattato.