Attenzione alle clausole abusive perché sono quelle che potrebbero salvarVi ed evitare di perdere la casa pignorata.
No, noi non abbiamo sbagliato a scrivere e voi non avete sbagliato a leggere.
Vi è sempre stato detto di prestare attenzione alle clausole abusive perché fortemente pregiudizievoli dei vostri interessi. In questo caso, invece, Vi stiamo dicendo di sperare, se siete dei consumatori, che nel contratto sottoscritto siano state inserite delle clausole vessatorie perché, se accertate, potrebbero evitare che la Vostra casa pignorata venga venduta all’asta.
Tutto ciò, sempre! Ovvero, in ogni grado e fase del giudizio, anche quando siamo già nella fase esecutiva, quando sono già scaduti i termini per proporre opposizione a decreto ingiuntivo, quando questo è già divenuto esecutivo, quando qualsiasi decisione del giudice di merito è, come di suol dire tecnicamente, già passata in giudicato.
Ad affermarlo è la Grande Sezione della Corte di giustizia europea con la sentenza depositata il 17 maggio 2022 (ovvero pochissimi giorni fa) nelle cause riunite C-693/19 e C-831/19.
Per la Corte di Giustizia Europea il consumatore va protetto sempre, anche oltre il giudicato. Il giudice deve infatti poter valutare per la prima volta, anche in sede di esecuzione, se sono abusive le clausole del contratto.
Ciò perché al contraente debole va garantita una «tutela effettiva» e non meramente formale.
Per quanto sopra, risulta euro-incompatibile la normativa italiana laddove preclude al giudice dell’esecuzione di pronunciarsi perché l’ingiunzione è passata in giudicato.
La decisione potrebbe costituire un vero terremoto con conseguenze sull’intero processo civile e non soltanto nei procedimenti di esecuzione: il rapporto fra le parti va riequilibrato anche davanti al giudice.
No limits alla tutela del consumatore! Questo è, dunque, il messaggio che arriva da Lussemburgo.
Vedremo come accoglierà questa grande novità la giurisprudenza nostrana.