Ebbene, stiamo assistendo al suicidio assistito del corteggiamento.
L’amore sarà orfano di questo antico rituale, dell’arte di sedurre non vi sarà più alcuna traccia…
Questa sembra la direzione presa da una società immaginata sempre più distanziata, sempre più sola e isolata.
Ed è così che la Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza 9 dicembre 2020 – 1 marzo 2021, n. 7993 ha confermato la pena a tre mesi di arresto per il reato di molestie (in tal senso riqualificata la contestazione iniziale di stalking), per l’assiduo corteggiatore.
La condanna è stata sospesa, subordinandola al pagamento, entro sei mesi dal passaggio in giudicato, della somma di Euro 4.000 a titolo di risarcimento del danno in favore della vittima costituitasi parte civile.