Per la Cassazione, ai fini risarcitori, è più conveniente uccidere che ferire mortalmente!

Il caso è quello di un uomo che muore sul colpo, istantaneamente, senza sofferenza alcuna. Diverso dal caso in cui un uomo muoia dopo un lungo lasso di tempo, dopo aver lungamente sofferto. Pacificamente, nella seconda ipotesi, il credito derivante dal risarcimento del danno patito per le lesioni riportate rientra nel patrimonio del ferito mortalmente…